Racconti di Trinitapoli

  • La Mietitura, poesia tratta dal libro "Una spiga al vento"

    03/06/2019

    La Masseria Parente è una splendida tenuta di Trinitapoli in cui ancora si possono gustare i sapori autentici dei prodotti locali. La tradizione familiare di questa masseria è legata, tra le altre cose, alla coltivazione del grano e alla produzione di farina, tanto da ispirare la giovane proprietaria Anna Pia Parente alla scrittura di alcuni versi dedicati alla spiga di grano e a tutto ciò che concerne il suo ciclo vitale e produttivo.
     
    “La mietitura” è il titolo della poesia tratta dal libro “Una spiga al vento” di Anna Pia Parente, opera giunta finalista nel 2015 al Premio “Pietro Carrara” dell’Accademia Internazionale Poesia, Prosa e Arti figurative “Il Convivio”, che ne ha permesso la pubblicazione. "La poesia ha la capacità di condurre il lettore nei meandri più reconditi, ma al contempo di infondere un processo meditativo che va all'essenza delle cose, perché ognuno di noi è come una spiga sbattuta dal vento, che alla fine ha la forza di rialzarsi", ha commentato Giuseppe Manitta, presidente del Premio.
     
    L’autrice spiega così la genesi di questo componimento: “Nasce da un turbine di sentimenti del mio animo: rievoco con amore e tenerezza parte della mia fanciullezza, gli odori e colori della mia amata campagna, rievoco ricordi di un tempo lontano, miscelando il mio io più profondo alla natura. Condivido un senso di serenità ed estasi quasi a vivere il momento in modo contestuale.”
     
    L’immagine di apertura del componimento è molto evocativa: permette di immedesimarsi e di vedere coi propri occhi e provare in prima persona l’esperienza di una vita dedicata al coltivazione della terra. La conclusione, con una nota amara sulla vita, ci mette davanti ad una realtà senza tempo tramite un paragone tra la natura e l’uomo.
     

    La mietitura

    Camminai per prati sconfinati,
    accarezzai le spighe di grano
    come chiome al vento;
    scivolarono fragili dita
    su robusti steli
    e spiegai l’amore dell’anima
    calda e avvolgente
    nell’afa di giugno.
    Volsi lo sguardo al sole
    tiepido e assopito nel mattino
    e le falci iniziarono a mietere
    le ormai mature spighe
    come la vita miete
    il nostro destino.
     
    Anna Pia Parente