Il Canto della Signora delle Ambre
08/12/2018
Negli Ipogei di Trinitapoli è stata rinvenuta una sepoltura femminile dal corredo particolarmente ricco di monili in ambra. La deposizione è stata scavata con cura dagli archeologi e, per la grande quantità di perle d’ambra rinvenute vicino alla defunta, è stata definita la Signora delle Ambre.
Le suggestive immagini evocate dai versi dell'archeologa Anna Maria Tunzi Sisto, ci riportano ad un'epoca remotissima della storia del territorio di Trinitapoli.
Sto morendo. Come questo autunno ventoso
Che tende inesorabilmente verso l’inverno, freddo.
Come le grigie acque dell’Ofanto, già verdi,
che si disperderanno tra le onde del mare,
acqua irriconoscibile in altra acqua.
Care le mie abitudini: l’affetto delle figlie,
impertinenti e generose; l’abbraccio dei tramonti,
caldi come l’ambra e focosi come cavalli sulla spiaggia;
la pace della mia casa, sublime porto di eternità.
A voi tutte, addio!
Non so dove questo sonno invincibile mi porterà,
se nella gioia, nel dolore o nel nulla.
Ma ho vissuto qui, intensamente, con i miei sensi,
fedeli e complici testimoni di ogni attimo,
di ogni tregua, di ogni lacrima,
amata o odiata che fosse.
Ho vissuto, e mi dispiace lasciare la vita.
Quasi che la mancanza di tempo,
quel tempo che mi ha sgretolato senza farmi male,
fosse una mia colpa.
O padroni delle profondità del mare e della terra,
ascoltatemi datemi ancora la forza di parlare e di salire,
senza la triste coscienza del silenzio e del dirupo!
Datemi il coraggio che sconfigge la fine, rinnovate le
Cantilene, le leggende intorno al fuoco, aggiungete il
Mistero perchè nessuno sappia mai quello che è accaduto.
Anna Maria Tunzi Sisto, Ispettrice Specialista per la Preistoria presso la Soprintendenza Archeologica della Puglia.